Il 31 gennaio 2017 nove paesi europei (Italia Francia, Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Norvegia e Svezia) hanno sottoscritto un accordo il cui scopo è quello di intensificare i controlli nel trasporto su strada.
L’Europa sembra aver finalmente compreso l’esigenza di regole uguali per tutti i paesi coinvolti nel mercato del trasporto, così da contrastare la concorrenza sleale generata dal dumping sociale di alcuni paesi.
Nove paesi europei firmano per maggiori controlli sui trasporti: la “Road Alliance”
Il documento, chiamato Road Alliance, garantisce un piano d’azione atto a far convergere alcune misure regolamentari europee e, di conseguenza, migliorare la vita dei lavoratori che operano nel settore dei trasporti.
“Accogliamo positivamente la Road Alliance firmata a Parigi, documento fondamentale per la risoluzione di problematiche oggettive e per questo rinnoviamo la nostra disponibilità a proseguire il confronto con il governo poiché solo con la collaborazione e la condivisione si possono ricercare soluzioni adeguate a riposizionare le imprese italiane nel mercato europeo. Siamo molto soddisfatti anche della volontà di agevolare l’uso della CMR elettronica (e-CMR) attraverso l’adesione al protocollo aggiuntivo UNECE riteniamo, infatti, che bisogna essere aperti alle innovazioni e soprattutto a quelle che riducono abusi e illegalità nelle attività di autotrasporto.”
Questo avrebbe detto Thomas Baumgartner, presidente di ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici).
Prima della firma del Road Alliance, altri paesi della zona euro avevano firmato accordi atti a garantire misure di contrasto contro il dumping sociale e il cabotaggio abusivo, senza tuttavia grossi risultati. Ora però l’introduzione di regole comuni e ben delineate sembra destinata a cambiare le carte in tavola.
“Non possiamo che essere felici per l’affermazione secondo la quale la liberalizzazione del trasporto stradale non possa essere perseguita se non dopo che sia stata messa in atto un’armonizzazione della legislazione sociale.” Avrebbe continuato sempre Thomas Baumgartner.
E noi di Cangini Trasporti, ovviamente, non potremmo essere più d’accordo.